Trapianto di capelli, quando sceglierlo

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trapianto capelli quando sceglierlo

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Il trapianto di capelli è una tecnica chirurgica che può essere effettuata sia sugli uomini sia sulle donne. Risulta, ad oggi, la soluzione migliore quando si è in presenza di atrofia diffusa dei bulbi piliferi, presente in tutti coloro che soffrono di alopecia androgenetica.

Ci sono delle soluzioni presenti in commercio che potrebbero far riscontrare all’individuo una parvenza di miglioramento; però, in realtà non sono delle soluzioni definitive e non sono in grado di intervenire sulle cause che hanno scatenato la calvizie. 

Il trapianto di capelli, infatti, aiuta il futuro paziente, qualora appunto decidesse di sottoporsi all’operazione, a riappropriarsi del sé che, per vergogna, ha perso durante gli anni. Molte persone decidono di rivolgersi a una clinica specializzata proprio perché riscontrano l’esigenza di recuperare l’identità ideale che avevano per le proprie aspettative. 

Per ciascuno di noi, anche chi è meno avvezzo alla cura capillare dei capelli, è estremamente importante la salute di questi ultimi affinché si possa mantenere equilibrato l’assetto psicofisico. Compreso che effettuare un trapianto di questo tipo apporti benefici sia a livello estetico sia mentale, approfondiamo maggiormente l’argomento. 

 

Trapianto di capelli: le principali tecniche utilizzate

Il trapianto di capelli, grazie anche ai notevoli progressi sia in ambito tecnologico sia medico, utilizza ad oggi delle nuove tecniche che risultano essere più efficaci e decisamente meno invasive rispetto al passato. In totale sono principalmente due le tecniche per l’infoltimento che vengono utilizzate: la FUE e la DHI

Concentriamoci sulla prima. FUE è l’acronimo che sta per “Follicular Unit Extraction”. Questa tecnica si è evoluta di gran lunga rispetto al passato; questo le consente di garantire al paziente un risultato finale maggiormente soddisfacente che risulti il più naturale possibile e che, soprattutto, non infici sull’aspetto esteriore. 

La DHI, invece, è quella tecnica che si differenzia principalmente dalla FUE per lo svolgimento dell’operazione; infatti, in questo caso non si andranno ad effettuare microincisioni in precedenza. Differiscono anche nell’utilizzo di alcuni strumenti che risultano di dimensioni più ridotte per la DHI. 

 

Trapianto di capelli: quando sottoporsi

In tanti si saranno chiesti almeno una volta nella propria vita quando effettivamente ci si dovrebbe sottoporre al trapianto di capelli. Bisognerà valutare alcuni fattori; però, una delle risposte a questa domanda l’abbiamo già fornita in un paragrafo precedente: quando si soffre di alopecia

Altri individui, invece, potrebbero decidere di effettuarlo se desiderano rinfoltire un’area in cui i capelli appaiono visibilmente diradati oppure se vogliono ricoprire le aree soggette a calvizie oppure ancora se soffrono di altre malattie cutanee

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Trapianto di capelli: focus sulla calvizie e alopecia

Come abbiamo appena detto, tra le cause più diffuse per le quali in particolar modo gli individui di sesso maschile scelgono di affidarsi alle mani esperte di professionisti in questo settore c’è proprio la calvizie. Questa è una condizione caratterizzata principalmente dalla perdita di capelli oppure da un loro diradamento parziale

È bene sapere che la calvizie si manifesta in diverse forme; difatti, alcune interessano particolarmente i capelli e i peli, altre esclusivamente i capelli. Inoltre, quando la calvizie si aggrava e diventa maggiormente importante anche per l’impatto estetico prende il nome di alopecia

Infatti, la calvizie o alopecia androgenetica, tipica soprattutto negli uomini, si manifesta in particolar modo con il diradamento dei capelli che interessa principalmente la zona delle tempie, la fronte oppure la parte superiore del cranio e potrebbe regredire in maniera più o meno repentina a tal punto da innalzare la linea della cosiddetta attaccatura dei capelli. 

Invece, quando parliamo di alopecia areata si intende quella forma di calvizie che si manifesta con chiazze rotonde assolutamente prive di capelli. Spesso si sviluppa e manifesta in età soprattutto adulta. Infine, è bene citare anche un’altra condizione che, però, interessa maggiormente le donne: alopecia da trazione

È frequente, come abbiamo appena detto, nel genere femminile, anche in età adolescenziale, ed è provocata principalmente dalla stiratura o da acconciature che tendono a stressare il capello; in questo modo si potrebbero avere delle conseguenze sulla loro crescita in futuro. 

 

Calvizie: quali sono le cause

La principale causa della calvizie di tipo androgenetico risiede nella predisposizione ereditaria. Alcuni studi hanno dimostrato che, in alcuni casi, questa condizione viene ereditata per via materna dai figli maschi. I fattori, quindi, che provocano la perdita in sé sono di tipo genetico oppure ormonale; infatti, gli ormoni sessuali, come ad esempio il testosterone, interferiscono con la funzionalità dei bulbi piliferi. 

Ulteriori cause che potrebbero portare al diradamento o alla perdita dei capelli possono essere dovute a:

  • Infezioni del cuoio capelluto 
  • Disfunzioni della tiroide
  • Malattie sistemiche come, ad esempio, il lupus o la psoriasi
  • Lichen planus
  • Cure chemioterapiche 
  • Alcuni farmaci, in particolar modo quelli utilizzati per il trattamento della depressione, artrite o cardiopatie
  • Uso di sistemi termici per le acconciature 
  • Cattiva alimentazione oppure diete particolarmente drastiche 
  • Trauma psicologico oppure un periodo molto intenso in cui si è sovraffaticati 

 

Trapianto di capelli: ulteriori fattori da considerare

Oltre alle cause appena descritte, ci sono altri fattori che possono essere considerati. Tra questi rientrano:

  • Età del paziente: questo fattore risulta estremamente importante soprattutto per quanto riguarda tutti quegli individui affetti da alopecia precoce perché questi ultimi sviluppano ben presto delle aree, anche relativamente ampie, di calvizie. Però, per valutare la possibilità di trapianto, si potrebbe aver bisogno di più tempo perché potrebbe essere necessario che la calvizie si stabilizzi. In generale, l’età dell’individuo non è un fattore che influisce sull’impianto. 
  • Disagio del paziente: come detto in un paragrafo precedente, l’aspetto estetico potrebbe influire e destabilizzare il paziente, a tal punto da innescare il senso di vergogna che potrebbe compromettere sia la vita professionale dell’individuo sia quella privata con le annesse relazioni interpersonali. 
  • Affidarsi a cliniche specializzate: spesso ci sono dei miti che aleggiano attorno al trapianto di capelli, molti tra questi riguardano i professionisti a cui rivolgersi. Difatti, alcuni propendono per interventi definiti low cost. In realtà, questo intervento è molto delicato e deve essere effettuato esclusivamente da chirurghi esperti che vantano anni di esperienza alle spalle e che siano anche in grado di dimostrare, con effettive testimonianze, i risultati ottenuti. Inoltre, è importante scegliere cliniche ad hoc perché garantiscono anche consulti e controlli post intervento. La vicinanza al cliente è importante.

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